COMPRAVENDITE E ACCERTAMENTO DEL VALORE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE
- Marco Stra

- 16 mag 2020
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Una decisione sicuramente interessante quella della Commissione Tributaria della Lombardia del 22 gennaio 2020 n. 252/2020.
A seguito di una compravendita immobiliare, l'Agenzia delle Entrate procedeva a liquidare una maggiore imposta sulla base di un accertamento di maggior valore del bene trasferito fondato sui valori OMI (banca dati dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare).
Nel caso di specie, si trattava di valorizzare l'immobile anche con riferimento alla sua capacità di produrre futuri redditi derivanti dall'affitto.
In sede di compravendita, le parti avevano predisposto due perizie di stima (una da parte del venditore e una da parte dell'acquirente).
Nonostante ciò, l'Agenzia delle Entrate inviava un avviso di liquidazione di maggior imposta, sostenendo che il valore reale dell'immobile trasferito fosse maggiore rispetto a quanto dichiarato in atto e a tal fine utilizzando il valore medio di mercato dell'immobile ricavato dalle quotazioni OMI.
In primo grado, i giudici accoglievano il ricorso delle parti, affermando che i valori OMI sono caratterizzati da "generalità ed astrattezza".
La Commissione Tributaria ha poi rigettato l'appello dell'Agenzia delle Entrate avverso la sentenza di primo grado, condannandola inoltre al pagamento delle spese.
Ha affermato che il principio della "maggior attendibilità in concreto delle perizie delle parti contraenti" (tanto più che erano state predisposte in sede di compravendita e non precostituite ai fini del giudizio). I valori OMI costituirebbero indicazioni di valori di larga massima, ma le parti possono sempre dar prova contraria mediante perizie di stima.
In allegato la sentenza integrale:





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